dai 5 Stelle crisi irresponsabile che complica ogni alleanza futura- Corriere.it

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di Maria Teresa Meli

Il presidente della Regione Emilia-Romagna: ora chiedano a Draghi di restare. Bisogna insistere con il premier, serve un governo vero

Stefano Bonaccini, si aspettava lo strappo di Conte?

«Mi aspettavo prevalesse il senso di responsabilità verso il Paese. E me lo aspetto tuttora. L’Italia non merita né può permettersi una crisi al buio».

Conte ha sondato i ministri sulle dimissioni.

«Se i 5 Stelle vogliono far cadere Draghi lo dicano con chiarezza. Dopodiché dovranno spiegare come si attua l’agenda sociale che hanno proposto lasciando l’Italia al freddo senza gas il prossimo autunno. Non mi pare esattamente la strada per dare risposte alle difficoltà di cittadini e imprese, perché stiamo parlando proprio di questo. Se non c’è un Governo a negoziare per noi in Europa e nel mondo e a strappare forniture energetiche cosa se ne fanno gli italiani delle petizioni di principio?».

La stupisce che un ex premier agisca così?

«Oggi ho incontrato tutte le rappresentanze sociali, economiche e territoriali dell’Emilia-Romagna sul progetto di rigassificatore a Ravenna, di cui sono commissario di Governo, per costruire la massima condivisione su una infrastruttura che serve al Paese, nella piena sicurezza e rispetto dell’ambiente. Dovremo fare in due anni quello che in genere si fa in dieci. La domanda è semplice: avrò il Governo al mio fianco per ottenere i permessi da oltre 40 enti che non dipendono dalla Regione? Vado al sodo perché ho la sensazione che qualcuno stia perdendo il contatto con la realtà e con i problemi che attanagliano famiglie e aziende. E in ogni caso non basta evocare i problemi, bisogna risolverli».

È possibile un’alleanza con il M5S se si va al voto in autunno?

«Sono abituato a confrontarmi nel merito delle cose, ho dato atto più volte negli ultimi due anni dell’evoluzione europeista e progressista dei 5 Stelle e ho lavorato bene con Conte presidente del Consiglio. Con altrettanta chiarezza dico ora che questa crisi è incomprensibile e irresponsabile. Sarebbe oggettivamente complicato fare un accordo elettorale tra pochi mesi con chi oggi abbandona la nave nella tempesta. E la nave è l’Italia, non solo il governo. Spero davvero prevalga il buonsenso e la responsabilità, allora potremo discutere di tutto».

E’ il caso di fare comunque il tagliando ai rapporti con il M5S?

«Adesso la priorità è una sola: affrontare le emergenze con un Governo nella pienezza dei suoi poteri. Tutte le forze politiche che hanno sostenuto l’esecutivo chiedano quindi a Mario Draghi di restare. Attenzione: le alleanze non si costruiscono a tavolino ma trovando insieme le risposte migliori ai problemi. Vale per tutti».

Perché Draghi dovrebbe restare?

«Mi pare che Draghi sia disponibile a restare se ha la possibilità di continuare a governare, non certo per rimanere fermo e ostaggio delle bandierine delle forze politiche. D’altra parte, non era stato incaricato né in tempi semplici, né con una maggioranza politica ordinaria, ma rispondendo a una chiamata straordinaria del presidente Mattarella. In piena pandemia, con il Pnrr da consegnare in tempi record in Europa e con un’alleanza di responsabilità nazionale fra praticamente tutte le forze politiche. Letta fa benissimo ad insistere…».

Che devono fare i partiti per convincere Draghi?

«Anteporre il bene comune agli interessi di parte».

E perché lui dovrebbe fidarsi?

«Lo ha fatto in condizioni difficili fin dall’inizio. Con un’azione di governo che giudico molto positiva. Ma credo abbia fatto benissimo il presidente della Repubblica a parlamentarizzare la crisi, costringendo ogni forza politica ad assumersi le proprie responsabilità davanti al Paese, prima ancora che con Draghi».

Se Draghi lascia, è meglio un governo per fare la finanziaria o meglio andare alle urne?

«Posto che sono decisioni che in ultima istanza spettano al presidente Mattarella, e da questo punto di vista non potremmo essere in mani migliori, io credo serva immediatamente un Governo che governi, non un governo balneare o che galleggi. Nella tempesta non si galleggia, o si naviga o si affonda».

15 luglio 2022 (modifica il 15 luglio 2022 | 23:52)



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Maria Teresa Meli , 2022-07-15 21:39:34 ,

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